ll tabù e la sfida: parlare ai più piccoli degli argomenti più difficili
Nic e la nonna è una storia delicata e tenera per parlare ai più piccoli del distacco e della perdita di una persona cara
Doversi separare da una persona a cui si vuole bene è qualcosa di molto doloroso, soprattutto per i più piccoli che, davanti all’abbandono, si sentono tristi e traditi. Sono proprio queste le emozioni che prova il topolino Nic quando gli dicono che sua nonna, con cui ha sempre avuto un legame speciale, se n’è andata, “senza neanche salutarlo”.
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La morte è un tema difficile e delicato da raccontare ai più piccoli, ma Nic e la nonna – uno dei titoli della collana Collilunghi – riesce a farlo in maniera diretta, vera, ma anche con una delicatezza unica.
Perché da quell’istante il topolino Nic, col cuore sofferente, comincerà un lungo viaggio che lo porterà a costruire una barca di carta, a navigare lungo un torrente sconosciuto, a camminare in un bosco pauroso, abitato dalla Talpa Tremendosa, e soprattutto a mettersi in gioco e a incontrare tanti nuovi amici.
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È questo il grande regalo che la nonna ha lasciato al piccolo Nic: la forza di credere in se stessi, di inseguire i propri sogni, di aprirsi agli altri e non vergognarsi dei propri sentimenti. L’amore e l’affetto che ci legano a chi amiamo ci accompagneranno per sempre, sembra dirci l’autore del libro, Roberto Luciani, attraverso il piccolo Nic. Un messaggio di speranza in quello che è anche la sua ultima opera.
Ma Nic e la nonna continua a vivere. Lo fa da molti anni attraverso le nuove edizioni del libro, e adesso anche grazie a una lettura animata che Librì Progetti Educativi, attraverso la voce del suo editore Maria Cristina Zannoner, ha voluto regalare a tutti i piccoli lettori che in questo momento stanno vivendo l’emergenza dovuta al Covid-19. Per ascoltare – o riascoltare – la commovente e dolce storia di Nic, basta collegarsi al canale YouTube di Librì.